Airbnb sotto pressione: come le città e le regioni svizzere regolano gli affitti a breve termine

Con il boom di piattaforme come Airbnb (aumento del 34% degli appartamenti inserzionati in Svizzera dal 2019), cresce in molte città e regioni svizzere la pressione politica per limitare legalmente gli affitti a breve termine. L’obiettivo principale è contenere l’aumento dei canoni di locazione e tutelare la disponibilità di alloggi. Alcuni cantoni hanno già introdotto regole, mentre altri stanno ancora valutando misure adeguate.

Ecco una panoramica delle normative attuali e di quelle previste nei principali hotspot turistici della Svizzera.

Sempre più città svizzere regolamentano gli affitti a breve termine per contenere i canoni e tutelare gli alloggi.

Lucerna: pionieri con la regola dei 90 giorni

Dal gennaio 2024, nelle aree residenziali è consentito un massimo di 90 giorni di affitto all’anno. L’obiettivo della città è quello di combattere l’uso improprio dello spazio abitativo. Questo regolamento è considerato un modello per altre città e regioni della Svizzera.

Zurigo: azioni a livello comunale e cantonale

Una revisione del codice edilizio e urbanistico ha limitato le locazioni commerciali a breve termine nelle aree residenziali a partire dal 2024. Inoltre, il PS sta pianificando un’iniziativa popolare comunale per un limite massimo di 90 giorni. Anche i regolamenti cantonali sono allo studio

.

Basilea Città: tassa di soggiorno e possibile tetto massimo

Una nuova legge centralizzerà la riscossione della tassa di soggiorno. Allo stesso tempo, si sta discutendo di un limite di 90 giorni e di proposte per requisiti di rendicontazione più severi

.

Berna: Il centro storico è sotto protezione grazie alla legge “Lex Airbnb”.

Dal 2022, nel centro storico di Berna è in vigore un regolamento speciale che limita gli appartamenti commerciali per vacanze ai piani superiori. Al momento non sono previste altre norme cantonali.

Ginevra: Pioneer con un limite di 90 giorni

Nei comuni ginevrini, dove il mercato immobiliare è molto rigido, da diversi anni è in vigore un limite di 90 giorni. I fornitori devono registrare i loro affitti e rispettare le linee guida locali.

Vallese: soluzioni locali invece di una legge cantonale

Zermatt, Verbier & Co. hanno introdotto le proprie restrizioni attraverso piani di zonizzazione o leggi fiscali. La regolamentazione cantonale è ancora carente, ma viene richiesta.

Interlaken e la regione del Bödeli: regole severe

Dal 2019 sono in vigore requisiti di registrazione e un soggiorno minimo di cinque notti nelle aree residenziali. Una nuova iniziativa popolare regionale vuole introdurre un ulteriore limite di 90 giorni.

Thun: norme in vigore

Nell’ottobre 2024 il Consiglio comunale ha approvato una mozione che chiede un regolamento comunale. La stesura vera e propria è in corso.

Grigioni: Analisi prima della legislazione

È stato commissionato uno studio sugli effetti degli affitti a breve termine per il 2023. Una decisione su regolamenti specifici sarà presa solo dopo l’analisi di questo studio.

Conclusione: la regola dei 90 giorni come standard svizzero?

Il limite di 90 giorni è sempre più considerato in tutta la Svizzera come uno strumento adeguato per armonizzare l’uso turistico e la protezione dello spazio residenziale. Mentre alcuni Cantoni hanno già approvato la legislazione, altri sono ancora in fase di analisi o di attuazione. Una cosa è chiara: l’interesse politico per piattaforme di affitto eque e trasparenti sta crescendo

.

Share:
Philemon
Gyger
Real estate specialist with passion